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Patti di collaborazione

Definizione

L’art. 118 comma 4 della Costituzione, nel riconoscere il principio di sussidiarietà orizzontale, affida ai soggetti che costituiscono la Repubblica (Stato, Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni) il compito di favorire l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale. In accoglimento di tale principio, con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 103 del 24/06/2021 il Comune di Jesi ha approvato apposito Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e Amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani (approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 103 del 24.06.2021).
Il patto di collaborazione è lo strumento con cui Comune e cittadini attivi concordano tutto ciò che è necessario ai fini della realizzazione degli interventi di cura e rigenerazione dei suddetti beni.
Il contenuto del patto varia in relazione al grado di complessità degli interventi concordati e della durata della collaborazione. Il patto, avuto riguardo alle specifiche necessità di regolazione che la collaborazione presenta, definisce in particolare:

  • gli obiettivi che la collaborazione persegue e le azioni di cura condivisa;
  • la durata della collaborazione e le cause di sospensione o di conclusione anticipata della stessa;
  • le modalità di azione, il ruolo e i reciproci impegni dei soggetti coinvolti, i requisiti e i limiti di intervento;
  • le modalità di fruizione collettiva dei beni comuni urbani oggetto del patto;
  • le conseguenze di eventuali danni occorsi a persone o cose in occasione o a causa degli interventi di cura e rigenerazione, la necessità e le caratteristiche delle coperture assicurative e l'assunzione di responsabilità, nonché le misure utili a eliminare o ridurre le interferenze con altre attività;
  • le garanzie a copertura di eventuali danni arrecati al Comune in conseguenza della mancata, parziale o difforme realizzazione degli interventi concordati;
  • le forme di sostegno messe a disposizione dal Comune, modulate in relazione al valore aggiunto che la collaborazione è potenzialmente in grado di generare;
  • le misure di pubblicità del patto, le modalità di documentazione delle azioni realizzate, di monitoraggio periodico dell’andamento, di rendicontazione delle risorse utilizzate e di misurazione dei risultati prodotti dalla collaborazione fra cittadini e Amministrazione;
  • l’affiancamento del personale comunale nei confronti dei cittadini, la vigilanza sull’andamento della collaborazione, la gestione delle controversie che possano insorgere durante la collaborazione stessa e l’irrogazione delle sanzioni per inosservanza del presente regolamento o delle clausole del patto;
  • le cause di esclusione di singoli cittadini per inosservanza del presente regolamento o delle clausole del patto, gli assetti conseguenti alla conclusione della collaborazione, quali la titolarità delle opere realizzate, i diritti riservati agli autori delle opere dell’ingegno, la riconsegna dei beni e ogni altro effetto rilevante;
  • le modalità per l’adeguamento e le modifiche degli interventi concordati.

Il patto di collaborazione può contemplare atti di mecenatismo, cui dare ampio rilievo comunicativo mediante forme di pubblicità e comunicazione dell'intervento realizzato, l'uso dei diritti di immagine, l'organizzazione di eventi e ogni altra forma di comunicazione o riconoscimento che non costituisca diritti di esclusiva sul bene comune urbano.

 

Patti di collaborazione siglati

Di seguito vengono elencati i patti di collaborazione, sia in essere che passati, siglati dai Musei Civici di Palazzo Pianetti. Per ciascuno di essi è riportata la Deliberazione di Giunta Comunale di approvazione e lo schema di patto di collaborazione, oltre a una breve presentazione del soggetto con cui il patto è stato stipulato.

Circolo Culturale Jesino "Massimo Ferretti"

Il Circolo Culturale Jesino "Massimo Ferretti" è stato costituito nel 1978 da un gruppo di appassionati di fotografia e arte. L’organizzazione ha come finalità principale la promozione dell’arte della fotografia, attraverso lo svolgimento di corsi, workshop ed eventi di approfondimento sulle tematiche specifiche dei vari generi fotografici. Collabora da anni a titolo volontario con associazioni locali (come l'Ente Palio San Floriano di Jesi), Enti pubblici, CNA e Confartigianato (per un progetto di riscoperta degli antichi mestieri artigianali). A partire dall’anno 2002, il Circolo collabora, a titolo gratuito, con la Biblioteca Planettiana per la realizzazione e l’implementazione della Sezione Fototeca.
Con Deliberazione di Giunta Comunale n. 315 del 09/12/2021 l'Amministrazione ha siglato un patto di collaborazione con il Circolo Culturale Jesino "Massimo Ferretti", valido per tre anni rinnovabili, con le seguenti finalità:

  • allestimento presso la Biblioteca Planettiana di una postazione dedicata alla consultazione del materiale fino ad oggi digitalizzato ad opera dei precedenti soci del Circolo stesso, ed apposizione di una targa in memoria di Mario Barchiesi;
    • digitalizzazione, tramite apparecchi fotografici, di materiali di volta in volta individuati dall’Ufficio Biblioteca e dall’Ufficio Musei, Cultura e Turismo; in particolare, il lavoro in Biblioteca si concentrerà inizialmente sulla collezione di stampe donate nel 1984 all’Istituto dalla sig.ra Adelaide Calai Mavarelli in memoria di suo figlio Edoardo Calai Bartoloni, per poterne permettere una prima consultazione e studio, da parte dei ricercatori, senza dover ogni volta movimentare il materiale;
  • collaborazione nelle attività di digitalizzazione, tramite apparecchi fotografici, che dovranno essere attivate su richiesta di studiosi e ricercatori;
  • predisposizione e apertura di mostre (fino a due all’anno), in collaborazione con la Biblioteca comunale Planettiana e/o con i Musei Civici, allestite anche in spazi diversi rispetto a quelli dei menzionati Istituti; in particolare, realizzazione, nell’anno 2022, presso la Galleria di Palazzo dei Convegni, della mostra di riproduzioni di stampe della collezione Honorati, in memoria di Mario Barchiesi.

 

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