Uscendo dal boudoir ci si trova in una piccola stanza di passaggio, probabilmente un camerino per la marchesa. La destinazione femminile è presupposta dai quattro cammei agli angoli del soffitto con dipinte donne celebri.
E’ interessante notare come solo in questa stanza si possano ritrovare due importanti tracce delle diverse fasi esecutive dell’appartamento.
Sopra il cornicione, in una posizione difficilmente raggiungibile, troviamo la firma di Fortunato Morini e la data 1858 impegnato nella prima ristrutturazione ottocentesca voluta dalla famiglia Pianetti.
A testimonianza degli interventi di sistemazione dell’appartamento voluti dalla famiglia Tesei dopo l’acquisizione del palazzo nel 1901, vi è invece la preparazione di giornali per l’applicazione della carta da parati e la firma di Oreste Pennacchietti, una delle maestranze che collabora a questi lavori.