L’allegoria della Carità risulta essere uno dei temi preferiti di Carlo Cignani, il più famoso allievo di Francesco Albani e massimo rappresentante della corrente classicista che percorre la vicenda artistica bolognese della seconda metà del sec. XVII. Circondato dalla stima degli intellettuali del suo tempo, che lo consideravano l’unico vero erede del Correggio, risulta a capo di una fiorente bottega prima a Bologna e poi a Forlì dove si trasferisce definitivamente nel 1685. La fama acquisita dall’artista e, come si diceva, il successo di alcuni suoi soggetti, contribuiscono al diffondersi dei modelli cignaneschi anche nelle Marche che nel corso del sec. XVII guardano con molta attenzione al linguaggio pittorico bolognese. L’ammirazione per l’artista giustifica la presenza nella sola città di Jesi di ben due opere a lui riferibili: I cinque Sensi di proprietà della Fondazione Carisj e, appunto, la Carità attualmente conservata presso la Pinacoteca civica e che costituisce una variante del tema precedente per la presenza di soli tre bambini allegorici delle diverse fasi della crescita. La massa compatta delle figure, disposte a piani incrociati, è alleggerita dalla vivacità degli atteggiamenti infantili che accompagna una ambientazione di grazia incontaminata. La naturalezza dei gesti, la tenerezza degli affetti, la luce morbida e trascolorante sono sostenute da un impianto compositivo perfettamente calibrato sullo spazio orizzontale della tela secondo una metrica distributiva che bilancia i carichi e le linee di forza con rimandi di lucida coerenza geometrica.
Informazioni tecniche
Titolo originale | La Carità |
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Tipologia di opera | Opera e oggetto d'arte |
Collezione | Opere del '600, '700 e '800 |
Ambito culturale | Barocco italiano |
Tecnica | Olio su tela |
Dimensioni | cm. 138x104 |
Collocazione | Musei Civici di Palazzo Pianetti Piano: Primo piano - Pinacoteca Civica Spazio espositivo: Barocchetto napoletano |